Codice Crisi d'Impresa

Nuove Normative per Tutte le Aziende

Cosa prevede il codice della crisi d'impresa?

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, entrato in vigore il 15 luglio 2022, introduce una serie di misure volte a prevenire e gestire situazioni di crisi aziendale. Il nuovo quadro normativo impone alle imprese l’adozione di un’adeguata organizzazione e sistemi di rilevazione precoce delle crisi, come previsto dall’articolo 2086 del Codice Civile.

Le principali disposizioni includono:

  • Rilevazione tempestiva: Le imprese devono dotarsi di strumenti per identificare squilibri patrimoniali o finanziari che possano indicare una crisi imminente.
  • Valutazione della sostenibilità dei debiti: È obbligatorio valutare la capacità di sostenere i debiti e assicurare la continuità aziendale per almeno i dodici mesi successivi.
  • Adozione di assetti organizzativi: Le aziende devono implementare assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati a rilevare eventuali segnali di crisi.
  • Piani di risanamento: In caso di rilevazione di una crisi, l’impresa deve predisporre e attuare piani di risanamento tempestivi ed efficaci.
  • Obblighi di segnalazione: I creditori pubblici qualificati, come l’Agenzia delle Entrate e gli enti previdenziali, hanno l’obbligo di segnalare tempestivamente situazioni di insolvenza o ritardo nei pagamenti.
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Quali sono gli indici di allerta della crisi d'impresa?

Gli indici di allerta sono segnali precoci che indicano potenziali situazioni di crisi all’interno di un’azienda. Identificare questi segnali è cruciale per intervenire tempestivamente. Ecco una panoramica dettagliata:

1. Debiti verso i dipendenti

- Retribuzioni scadute per un importo superiore alla metà delle retribuzioni mensili, non pagate da almeno trenta giorni.

- Ritardi persistenti nei pagamenti degli stipendi possono indicare problemi di liquidità.

2. Debiti verso i fornitori

- Debiti commerciali scaduti superiori ai debiti non scaduti, da almeno novanta giorni.

- Una gestione inefficiente dei pagamenti ai fornitori può compromettere la continuità delle forniture e le relazioni commerciali.

3. Esposizioni scadute

- Debiti scaduti verso banche o intermediari finanziari che superano il limite degli affidamenti da almeno sessanta giorni e rappresentano almeno il cinque per cento del totale delle esposizioni.

- Il mancato rispetto delle scadenze con gli istituti finanziari può indicare una difficoltà strutturale nell'accesso al credito.

3. Esposizioni debitorie

- Debiti verso Agenzia delle Entrate, Agente per la Riscossione, INPS e INAIL.

- Il mancato pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali può portare a sanzioni severe e ulteriori problemi finanziari.

Come funziona il cruscotto di controllo aziendale?

Il Cruscotto di Controllo è uno strumento fondamentale per la gestione delle crisi aziendali. Basato sulla “Balanced Scorecard”, questo sistema monitora periodicamente (mensilmente o trimestralmente) i dati strategici dell’impresa, come redditività, equilibrio finanziario, formazione, innovazione e clima aziendale. Punto Cliente utilizza questo cruscotto per verificare il raggiungimento degli obiettivi aziendali e il loro stato di avanzamento. In caso di deviazioni, vengono intraprese azioni correttive tempestive per garantire la salute e la continuità dell’azienda, permettendo una gestione più efficiente delle crisi.

Quali sono gli strumenti di controllo di gestione?

Gli strumenti di controllo di gestione sono essenziali per monitorare e migliorare le performance aziendali. Tra i principali troviamo:

  1. Balanced Scorecard: Permette di misurare e gestire la performance aziendale attraverso quattro prospettive: finanziaria, clienti, processi interni e apprendimento e crescita.
  2. Analisi degli indici finanziari: Valuta la solvibilità, la liquidità e la redditività dell’impresa per identificare eventuali squilibri economici.
  3. Budgeting e Forecasting: Strumenti previsionali che aiutano a pianificare le risorse aziendali e a confrontare i risultati effettivi con quelli previsti.
  4. Controllo di gestione operativa: Monitora le attività quotidiane dell’impresa per garantire l’efficienza operativa e il raggiungimento degli obiettivi strategici.
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